Consiglio utile!
Fino a poche decine d’anni fa le malattie di denti e gengive progredivano indisturbate portando la maggior parte della popolazione alla perdita dei denti.
Oggi sappiamo che queste malattie possono essere evitate grazie a una corretta igiene orale quotidiana, atta ad eliminare il principale nemico dei denti, la placca batterica.

Per ottenere risultati soddisfacenti non basta lavarsi i denti dopo ogni pasto, ma è necessario conoscere la tecnica corretta di spazzolamento dei denti e le modalità d’uso del filo interdentale.
L’igiene orale domicialiare però non basta per eliminare completamente la la placca batterica e il tartaro, dunque bisogna prevedere periodicamente una visita dal professionista, che provvederà ad effettuare la cosiddetta igiene orale professionale: con questa definizione si comprendono tutte quelle manovre praticate dal professionista (medico dentista o igienista dentale) al fine di eliminare tutti i residui accomulatisi nel tempo in seguito all’impossibilità delle manovre di IOD di essere efficaci in modo assoluto.

Igiene orale domiciliare:
Scelta e utilizzo dello spazzolino da denti
Lo spazzolino da denti è lo strumento principale per l’igiene orale, è quindi fondamentale sceglierlo bene. Un buon spazzolino deve avere il manico diritto, una testina di dimensioni adeguate, che raggiunga facilmente ogni parte della bocca, composta da setole sintetiche con punte arrotondate, di diametro compreso tra 0,20 e 0,25 mm. Queste misure corrispondono alla tipologia di spezzolino indicata con la dicitura “durezza media”.
La lunghezza della tesina dovrebbe essere intorno ai 3 cm per l’adulto e di 1,5 per il bambino.
Le setole dello spazzolino devono essere perfettamente dritte e di pari lunghezza. Non appena perdono di integrità, e appaiono piegate e deformate, occorre sostituire lo spazzolino con uno nuovo. In genere il cambio dello spazzolino andrebbe effettuato ogni 2-3 mesi.

La tecnica di spazzolamento dei denti è fondamentale, poiché se errata può portare danni piuttosto che benefici.
Lo spazzolamento in direzione sinistra-destra, che spesso si vede in televisione, è inefficace, poiché trascina la placca batterica e la deposita negli interstizi dentali dove ristagna, favorendo l’insorgere di tartaro e carie. Inoltre, tale pratica tende a distaccare la gengiva dai colletti dentali producendo le recessioni gengivali, inestetiche e fastidiose in quanto aumentano la sensibilità al caldo e al freddo.
Per una corretta igiene orale lo spazzolino va sempre mosso in direzione perpendicolare alla gengiva, e sempre dalla gengiva verso il dente. Dunque, per pulire i denti superiori il movimento dello spazzolino deve avvenire dall’alto verso il basso, con un inclinazione di 45 gradi, per rimuovere la placca da sotto il colletto gengivale.
Per pulire l’arcata inferiore il movimento corretto è dal basso verso l’alto.
Questa ‘operazione va ripetuta sia sulla parte esterna della dentatura che su quella interna, la quale viene spesso trascurata in quanto di più difficile accesso.
La pulizia della parte masticatoria dei denti posteriori va effettuata spazzolando dal dietro verso l’avanti e viceversa e solo successivamente con un movimento laterale, che favorisce la pulizia degli interstizi tra i denti.
L’igiene orale domiciliare non deve trascurare la pulizia della lungua, che va spazzolata delicatamente, meglio se con appositi strumenti, per rimuovere i residui di cibo ma soprattutto i microorganismi che si annidano sulla lingua e che spesso sono responsabili dell’alito cattivo. La lingua va fatta sporgere verso l’esterno quanto più possibile, poi occorre inserire lo spazzolino o lo strumento apposito quanto più in profondità, e va estratto strofinando energicamente la superficie della lingua. Purtroppo questa operazione provoca un fastioso stimolo di rigetto, soprattutto perché la parte più importante da pulire è quella posteriore. Tuttavia, è un disturbo che ci si abitua ben presto a tollerare, e che svanisce con il tempo.
Scelta e utilizzo del filo interdentale
L’uso periodico del filo interdentale è indispensabile per eliminare la placca batterica adesa alle superfici tra dente e dente, inaccessibili allo spazzolino da denti. L’accumulo di placca batterica in questa zona può causare infiammazioni della papilla (la gengiva interdentale), che se trascurata può evolvere in piorrea.
Il filo interdentale va inserito tra due denti, spinto delicatamente fino a toccare la gengiva, e tirato verso l’esterno facendolo aderire bene alla parete di uno dei denti. L’azione va ripetuta due volte per interstizio, una per ogni dente che condivide lo stesso interstizio. Esistono diversi tipi di filo interdentale, molto interessanti sono quelli piatti, a nastro, che si inseriscono molto bene negli intertizi stretti dei soggetti con problemi di affollamento, e non si sfilacciano ma rimangono integri.
Scelta e utilizzo del dentifricio
La scelta del dentifricio non è così importante nell’igiene orale, sicuramente meno importante della scelta dello spazzolino. È opportuno scegliere un dentifricio al fluoro, sostanza che favorisce la rimineralizzazione dei denti e ha una azione antisettica.
Igiene orale professionale
La visita dal dentista dovrebbe essere effettuata almeno una volta all’anno, meglio se ogni 6 mesi, soprattutto da parte di coloro che hanno dentature predisposte all’accumulo di placca e tartaro. Il professionista (dentista o igienista), con particolari strumenti, è in grado di rimuovere in profondità la placca e il tartaro che si accumulano nonostante una corretta igiene orale domiciliare. Inoltre, durante la visita sarà possibile effettuare un controllo approfondito individuando potenziali problemi, che se curati per tempo avranno un decorso favorevole.