Lo spazzolino duro provoca fessure nei tessuti gengivali ma le evidenze sui danni da spazzolamento non sono ancora concordi

Le recessioni gengivali di origine traumatica dovute a uno spazzolino usato in modo troppo energico sono precedute dalla comparsa di fessure nei tessuti molli. Questo il risultato di una ricerca di tipo crossover appena pubblicata sul numero di gennaio del Journal of Clinical Periodontology da Greggianin e coll.
35 soggetti di età compresa tra 14 e 20 anni e in buona salute parodontale (perdita di attacco inferiore a 1 mm) sono stati divisi in 2 gruppi a seconda della durezza dello spazzolino (morbido/medio) e inseriti in uno studio di tipo crossover. In questo tipo di studio, gli stessi soggetti vengono sottoposti a 2 trattamenti diversi in tempi successivi: in pratica per un mese hanno usato un tipo di spazzolino e per il mese seguente hanno usato l’altro. Durante il tempo di osservazione, le loro gengive sono state fotografate ogni 2-3 giorni dopo avere usato una soluzione speciale che rivelava la presenza di fessure; le foto sono poi state valutate da un osservatore “cieco” non al corrente del tipo di ricerca. Alla fine del periodo di osservazione, in un paziente su 4 era presente almeno una fessura gengivale ma l’incidenza risultava maggiore dopo l’uso degli spazzolini di durezza media, portando il rischio di fessure a un valore doppio rispetto a quello dello spazzolino morbido. Il rischio aumentava anche in base al tempo trascorso e risultava più alto nei maschi. Anche la presenza di una preesistente perdita di attacco connettivale sul lato vestibolare innalzava il rischio di più di 5 volte.
L’apparente logicità di questa conclusione, che non sembrerebbe neppure meritare il tempo e la spesa di una ricerca, si scontra curiosamente contro le revisioni della letteratura eseguite secondo i canoni della medicina basata sulle evidenze. Leggendo infatti quella pubblicata pochi anni fa sulla medesima rivista (J Clin Periodontol. 2007 Dec;34(12):1046-61. Does tooth brushing influence the development and progression of non-inflammatory gingival recession? A systematic review) si apprende che i dati disponibili per sostenere o rifiutare l’associazione tra spazzolamento e recessione gengivale sono inconsistenti. Questo dopo che gli autori hanno esaminato gli articoli pubblicati dal 1966 al 2005, solo 8 dei quali sostengono l’associazione con la frequenza dello spazzolamento (non con il tipo di spazzolino); nel complesso, però, la qualità metodologica delle ricerche disponibili è definita non soddisfacente.