da Dott. Marco Sozzi | Gen 9, 2012 | Tutti gli articoli, uncategorized
Il cavo orale potrebbe essere una finestra privilegiata per porre il sospetto diagnostico di celiachia: infatti è da tempo noto come alcune alterazioni a carico dei tessuti duri e molli del cavo orale possano essere delle vere e proprie “spie” della malattia celiaca. Il dentista potrebbe essere quindi la prima figura sanitaria a porre il sospetto diagnostico, anche (e soprattutto) nelle forme paucisintomatiche e atipiche della malattia.
La moderna odontoiatria dispone di tutti i mezzi e le conoscenze per aiutare e indirizzare la diagnosi di malattia celiaca. Quest’ultima è stata paragonata, a giusta ragione, a un iceberg: il riconoscimento dei segni e sintomi intraorali permette di far emergere proprio quella porzione di pazienti non diagnosticati (la parte sommersa dell’iceberg), migliorando di molto la qualità della vita dei pazienti e le loro aspettative di vita.
da Dott. Marco Sozzi | Dic 21, 2011 | Tutti gli articoli, uncategorized

Le gengive sanguinano in seguito ad infiammazione per la presenza di placca batterica o tartaro.
E’ necessario recarsi da un dentista per una visita ed una corretta diagnosi ed un piano di trattamento adeguato che in genere comincia con la semplice seduta di igiene professionale (ablazione del tartaro)
da Dott. Marco Sozzi | Dic 14, 2011 | Tutti gli articoli, uncategorized
In base alle statistiche riferite al 2007, negli Stati Uniti risultavano 1,9 milioni di persone con diabete diagnosticato e 5,7 milioni non diagnosticate. Non c’è dubbio che l’ampiezza del fenomeno sia simile in Europa. Sono chiare le evidenze scientifiche sulla correlazione bidirezionale tra il diabete e la malattia parodontale. A individuare linee guida che aiutassero i dentisti a identificare i pazienti diabetici non diagnosticati ci hanno pensato quattro ricercatori americani, appartenenti a diversi dipartimenti e scuole affiliate alla Harvard University di Boston, pubblicate poi su Jada. Gli autori hanno fatto rientrare nella categoria di diabetici non-diagnosticati i partecipanti che hanno risposto in maniera negativa alla domanda “nessun medico le ha mai detto che lei soffre di diabete?” e che avevano livelli di glucosio plasmatico superiori ai 125 mg per decilitro. I pazienti sono stati quindi sottoposti a un esame odontoiatrico comprendente la verifica della presenza di malattia parodontale; sono poi state raccolte alcune informazioni come l’altezza, il peso, la misura del giro vita, l’età, l’etnia e le condizioni generali di salute, oltre a ricevere un’anamnesi personale e familiare. I ricercatori hanno fatto uso di uno strumento statistico di classificazione e regressione ad albero (CART) per generare diversi modelli di previsione, realizzando di conseguenza un documento di linee guida, di cui hanno poi controllato la validità. Le regole indicate hanno mostrato una sensibilità dell’82,4% e una specificità del 52,8% nell’individuazione di soggetti con diabete non diagnosticato, confermandosi un ottimo strumento a disposizione degli odontoiatri.
da Dott. Marco Sozzi | Dic 4, 2011 | Tutti gli articoli, uncategorized

Chicago, Il, Usa: regolari controlli dentali non solo aiutano a ridurre il rischio, per il paziente, di patologie del cavo orale quali carie e malattie parodontali, ma possono anche aiutare a diagnosticare serie condizioni mediche, a volte pericolose per la vita. I dentisti sono in grado di valutare la salute generale del paziente attraverso la via orale e possono riconoscere i sintomi di malattie gravi, tra cui il diabete, il cancro e i disordini alimentari, che spesso si manifestano attraverso segni e sintomi all’interno della bocca.
‘Accademia di Odontoiatria Generale (AGD) ha inserito informazioni su diabete, cancro orale, disordini alimentari e altri disturbi sul proprio sito web, www.KnowYourTeeth.com, destinato ai consumatori, fonte di informazioni sulla cura dei denti e della salute orale.Più di 25 milioni di persone, solo negli Stati Uniti, soffrono di diabete. “Dal momento che il diabete riduce la resistenza dell’organismo alle infezioni, le gengive sono a rischio di gengiviti, un’infiammazione generalmente causata dalla presenza di placca batterica”, ha detto il portavoce dell’AGD Julie Ann Barna – Inoltre, nei soggetti diabetici si può verificare un’alta incidenza di infezioni fungine orali e una condizione persistente di alito cattivo”. Il cancro orale è uno dei tumori più comuni, con circa 35.000 nuovi casi ogni anno negli Stati Uniti. “Alcuni segnali indicatori del tumore del cavo orale possono essere piaghe sanguinanti, grumi, o spesso, punti duri, così come i cambiamenti nel modo in cui i denti combaciano”, ha detto Barna. La auto-diagnosi del cancro orale a volte è difficile, quindi sono raccomandati semplici esami dentali di routine. Il dentista verificherà la presenza di noduli o alterazioni di tessuto irregolare di collo, testa, guance e della cavità orale ed esaminerà a fondo i tessuti molli in bocca, in particolare alla ricerca di eventuali ferite o tessuti che cambiano colore. “Disturbi alimentari, tra cui anoressia e bulimia nervosa, possono sottrarre al corpo le tanto necessarie vitamine e minerali”, ha detto Barna. “Senza una corretta alimentazione, le gengive possono perdere il sano colore rosa e diventare sempre più morbide e tenere, sanguinando facilmente”. Disturbi che includono il vomito eccessivo, come la bulimia, possono causare scolorimento ed erosione dei denti a causa di un contatto costante con i succhi gastrici. Nei soggetti che soffrono di disordini alimentari è anche possibile che si verifichi gonfiore delle ghiandole salivari, secchezza della bocca, sensibilità dei denti e perdita dello smalto. Le malattie hanno un impatto negativo sulla condizione di salute generale, ma possono anche danneggiare la salute orale. Controlli regolari permettono al dentista di rilevare eventuali anomalie e monitorare la salute del paziente. “I pazienti devono informare il proprio dentista di qualsiasi condizione medica e medicinale assunto che possa incidere sulla loro salute orale, nonché dichiarare eventuali variazioni nella cartella clinica – ha detto Barna – Bisogna ricordarsi che mantenere un corpo sano significa anche prendersi cura della propria salute orale”.
da admin | Ott 5, 2011 | Studio Dentistico Dott. Sozzi, Tutti gli articoli, uncategorized
Le richieste dei pazienti, sempre più mirate a risultati estetici elevati, e la necessità del raggiungimento di una completa integrazione dei manufatti protesici nel cavo orale hanno spinto la ricerca, in campo odontoiatrico, verso l’ottenimento di materiali che possano garantire oltre a risultati predicibili anche risultati estetici precisi. Le tradizionali corone in metallo-ceramica rappresentano ancora il punto di riferimento per le riabilitazioni di siti parzialmente edentuli, con una predicibilità prognostica considerevole a medio-lungo termine, ma negli ultimi anni i clinici hanno potuto apprezzare nuovi materiali in grado di affiancare alla predicibilità del risultato un’estetica decisamente migliorata.
Oggi quindi manufatti protesici eseguiti in zirconio, possono essere delle valide alternative alle tradizionali corone metallo ceramica quando le necessità setetiche lo impongono.