da Dott. Marco Sozzi | Feb 12, 2013 | Tutti gli articoli, uncategorized
Da 30 anni in Finlandia si cucina senza zucchero!
Lo Xilitolo, sostituto dello zucchero dall’identico colore/sapore/e potere dolcficante, vanta una lunga lista di effetti benefici. E’ un prodotto naturale presente nelle fragole, lamponi, diverse bacche mais e legno di betulla (da cui viene generalmente estratto) ha un indice glicemico 7-12 quindi è adatto a chi è affetto a diabete di tipo 2. Fa bene ai denti, ha il 40% delle calorie in meno dello zucchero ed è quindi indicato anche per usi dietetici combatte e previene l’osteoporosi e viene già utilizzato in questo senso a scopi terapeutici. Un dolce con xilitolo è buono e gustoso come un vero e proprio dolce zuccherato.
da Dott. Marco Sozzi | Lug 13, 2012 | Tutti gli articoli, uncategorized
La popolazione anziana cresce più velocemente di tutte le altre e la cura degli anziani è un tema sempre più al centro della discussione. Tanto che si inizia a sentir parlare di “odontoiatria della terza età” o di “odontoiatria geriatrica”.
Durante le visite l’odontoiatra dedica la propria attenzione in particolare all’evoluzione delle condizioni di salute del paziente, a tutti i farmaci che assume e alle loro possibili interazioni, allo stato della mucosa orale, allo stato delle protesi dentarie se presenti, allo stato di igiene del cavo orale e dei denti naturali. Con particolare attenzione alla forte associazione che esiste tra malattia parodontale e diabete; la perdita di elementi dentari e la malnutrizione. È inoltre fortemente raccomandato sottoporre il paziente anziano a controlli e follow-up regolari, possibilmente ogni sei mesi.
I principali problemi del cavo orale riscontrati nella popolazione anziana sono la mancanza di numerosi denti natural, un’alta percentuale di protesi dentarie inadeguate che comportano la formazione frequente di ulcere, candidosi, stomatiti, difficoltà nella masticazione e, talvolta, i relativi problemi di digestione; sono spesso riscontrati inoltre una scarsa igiene orale e di conseguenza un cattivo stato di salute delle gengive e dei tessuti parodontali, carie radicolare, xerostomia principalmente dovuta all’assunzione di diversi tipi di farmaci e alitosi, e un accresciuto rischio di sviluppare lesioni precancerose e cancro orale.
Infine, questo compromesso stato di salute è frequentemente associato a malattie sistemiche croniche come il diabete di tipo 2, la polmonite da aspirazione e, più in generale, una peggiorata qualità della vita.
Riferimenti bibliografici
1. Organizzazione Mondiale della Sanità. “Oral health in ageing societies. Integration of oral health and general health”. WHO, Ginevra (Svizzera), 2006.
2. Ettinger RL. “The development of geriatric dental education programs in Canada: an update”. J Can Dent Assoc 2010;76:a1
da Dott. Marco Sozzi | Gen 9, 2012 | Tutti gli articoli, uncategorized
Il cavo orale potrebbe essere una finestra privilegiata per porre il sospetto diagnostico di celiachia: infatti è da tempo noto come alcune alterazioni a carico dei tessuti duri e molli del cavo orale possano essere delle vere e proprie “spie” della malattia celiaca. Il dentista potrebbe essere quindi la prima figura sanitaria a porre il sospetto diagnostico, anche (e soprattutto) nelle forme paucisintomatiche e atipiche della malattia.
La moderna odontoiatria dispone di tutti i mezzi e le conoscenze per aiutare e indirizzare la diagnosi di malattia celiaca. Quest’ultima è stata paragonata, a giusta ragione, a un iceberg: il riconoscimento dei segni e sintomi intraorali permette di far emergere proprio quella porzione di pazienti non diagnosticati (la parte sommersa dell’iceberg), migliorando di molto la qualità della vita dei pazienti e le loro aspettative di vita.
da Dott. Marco Sozzi | Dic 21, 2011 | Tutti gli articoli, uncategorized
Le gengive sanguinano in seguito ad infiammazione per la presenza di placca batterica o tartaro.
E’ necessario recarsi da un dentista per una visita ed una corretta diagnosi ed un piano di trattamento adeguato che in genere comincia con la semplice seduta di igiene professionale (ablazione del tartaro)
da Dott. Marco Sozzi | Dic 14, 2011 | Tutti gli articoli, uncategorized
In base alle statistiche riferite al 2007, negli Stati Uniti risultavano 1,9 milioni di persone con diabete diagnosticato e 5,7 milioni non diagnosticate. Non c’è dubbio che l’ampiezza del fenomeno sia simile in Europa. Sono chiare le evidenze scientifiche sulla correlazione bidirezionale tra il diabete e la malattia parodontale. A individuare linee guida che aiutassero i dentisti a identificare i pazienti diabetici non diagnosticati ci hanno pensato quattro ricercatori americani, appartenenti a diversi dipartimenti e scuole affiliate alla Harvard University di Boston, pubblicate poi su Jada. Gli autori hanno fatto rientrare nella categoria di diabetici non-diagnosticati i partecipanti che hanno risposto in maniera negativa alla domanda “nessun medico le ha mai detto che lei soffre di diabete?” e che avevano livelli di glucosio plasmatico superiori ai 125 mg per decilitro. I pazienti sono stati quindi sottoposti a un esame odontoiatrico comprendente la verifica della presenza di malattia parodontale; sono poi state raccolte alcune informazioni come l’altezza, il peso, la misura del giro vita, l’età, l’etnia e le condizioni generali di salute, oltre a ricevere un’anamnesi personale e familiare. I ricercatori hanno fatto uso di uno strumento statistico di classificazione e regressione ad albero (CART) per generare diversi modelli di previsione, realizzando di conseguenza un documento di linee guida, di cui hanno poi controllato la validità. Le regole indicate hanno mostrato una sensibilità dell’82,4% e una specificità del 52,8% nell’individuazione di soggetti con diabete non diagnosticato, confermandosi un ottimo strumento a disposizione degli odontoiatri.