Impianti dentali e chirurgia implantare

Impianti dentali e chirurgia implantare

L’utilizzo degli impianti dentali ha rivoluzionato il modo in cui vengono sostituiti i denti mancanti. Vengono utilizzati come procedura standard per la sostituzione di denti, perché permettono di ripristinare le funzionalità masticatorie e l‘estetica di uno o più elementi mancanti  senza invadere o danneggiare gli elementi adiacenti o altri tessuti, evitando qualsiasi compromesso.

Gli impianti dentali possono sostituire denti singoli, possono fungere da pilastri per un ponte fisso oppure possono venire utilizzati per sostenere protesi fisse che andranno a sostituire protesi mobili non sempre ben accettate dai pazienti.
Gli impianti dentali contribuiscono a preservare l’osso mascellare e mandibolare del paziente ritardardando il riassorbimento, al contrario di quanto avviene per i portatori di protesi mobili.

 

Quindi, oltre a migliorare il vostro sorriso, con l‘implantologia moderna si risolvono problemi non affrontabili con un approccio tradizionale.

Attenzione ai Bifosfonati!

Attenzione ai Bifosfonati!

I bifosfonati rappresentano un’importante classe di farmaci, utile per il trattamento di patologie metaboliche ( osteoporosi, morbo di Paget) e patologie, coinvolgenti l’apparato scheletrico. Il loro meccanismo d’azione si basa sulla capacità di inibire il riassorbimento osseo mediato dagli osteoclasti.

Generalmente i bifosfonati sono ben tollerati e raramente sono in grado di causare effetti collaterali rilevanti, purtroppo possono essere causa di una condizione caratterizzata da esposizione dell’osso a livello della mandibola o del mascellare superiore chiamata  osteonecrosi da bifosfonati; questa patologia insorge spontaneamente o diviene evidente in seguito a procedure odontoiatriche chirurgiche come ad esempio estrazioni dentali, interventi di chirurgia parodontale, il posizionamento di un impianto dentale, ma anche in conseguenza di protesi incongrue ed è favorita da una scarsa igiene orale.

Con una buona valutazione e con terapie mirate, si riesce a limitare notevolmente il rischio di incorrere in questa malattia, ma è importante che prima di iniziare la terapia con bifosfonati, il paziente si rechi dal proprio dentista per un eventuale piano di cure mirato a eliminare possibili cause scatenanti la malattia.